Cori e chitarre insieme per Santa Cecilia

Un workshop per chitarristi e una preghiera a cori uniti sono stati organizzati sabato 23 novembre per celebrare Santa Cecilia, patrona della musica, degli strumentisti e dei cantanti. L’Ufficio diocesano di Musica Sacra e l’Ufficio diocesano Liturgia e Ministeri istituiti hanno pensato a questi due momenti per cantare e pregare insieme, lodando con gioia il Signore. Nel pomeriggio, presso il Centro pastorale diocesano, hanno partecipato al workshop diciannove chitarristi che, la sera nella Cattedrale di San Ciriaco, si sono uniti ai coristi e ai direttori attivi nel servizio musicale liturgico. Come ha spiegato il maestro Tullio Andrioli, nuovo direttore dell’Ufficio diocesano di Musica Sacra, «quest’anno abbiamo pensato a una formula diversa per la festa di Santa Cecilia. Se negli anni precedenti avevamo organizzato dei concerti con diverse corali che si esibivano, quest’anno abbiamo deciso di formare un’unica corale, composta dalle persone che fanno parte dei vari cori delle parrocchie della diocesi, insieme ai chitarristi che hanno partecipato al workshop. Abbiamo quindi scelto brani conosciuti, che solitamente vengono cantati la domenica durante la santa messa».

I due momenti sono stati un’occasione di incontro e condivisione, un incoraggiamento a migliorare la qualità del servizio musicale. Dopo aver letto una parte del discorso di Papa Francesco rivolto a giugno ai partecipanti al quarto Incontro internazionale delle corali a Roma, in cui il Santo Padre aveva indicato tre aspetti essenziali del loro servizio, ovvero l’armonia, la comunione e la gioia, è stato recitato il salmo 150, intervallato dal ritornello “Laudate Dominum”. Sono poi seguiti sei brani: “Chiamati per nome” di Gen Verde, “Con te camminerò” di Gen Verde, “Mi alma canta” di Gen Verde, “Re dei re” del Rns, l’inno del Giubileo 2025 “Pellegrini di speranza” (testo di Pierangelo Sequeri, musica di Francesco Meneghello), “Jesus Christ, You are my life” di Mons. Marco Frisina.

Durante la serata, Mons. Angelo Spina ha ringraziato gli Uffici diocesani di Musica Sacra e Liturgia e Ministeri istituiti che hanno organizzato i due eventi e don Franco Marchetti che per tanti anni è stato direttore dell’Ufficio di Musica Sacra e ha poi augurato buon lavoro al nuovo direttore, il maestro Tullio Andrioli, direttore della Cappella musicale San Ciriaco. L’Arcivescovo ha poi aggiunto alle tre parole rivolte dal Papa alle corali, altre tre parole: sincronia, sintonia, sinfonia. Quello che state facendo stasera insieme è il cammino sinodale. Con la sincronia andiamo allo stesso tempo, con la sintonia siamo sullo stesso tono, e con la sinfonia non c’è chi prevale, ci sono tante voci e un unico canto. È bello cantare e suonare insieme, mettendo i doni a servizio della comunità». L’Arcivescovo ha quindi ricordato che «la cosa più grande che può fare l’uomo è lodare Dio. La lode è la nostra risposta all’amore di Dio. Il canto non è un’esibizione canora, la lode a Dio è liturgica».

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